Questa antica arte nasce con la costruzione delle barche ed è una procedura essenziale per rendere impermeabili gli scafi introducendo con forza, usando un mazzuolo di legno ed uno scalpello particolare (fero da ficar), la stoppa catramata negli interstizi tra le varie tavole che formano il fasciame.
La fase successiva consiste nel ricoprire di pece bollente il fondo ed il fianco.
Per fare ciò si usa un bastone sulla sommità del quale si fissa un pezzo di pelle d’agnello e, lo si usa come un pennello, essendo questo materiale l’unico in grado di resistere al calore della pece bollente, rimanendo comunque sufficientemente morbido. A supporto, viene impiegato il fuoco di un fascio di canne lacustri per riscaldare la parte da impeciare e ammorbidire eventuali precedenti trattamenti.
Questo antico sistema di impermeabilizzazione è il motivo per il quale nel passato le barche erano tutte di colore nero sul fondo e sui fianchi, mentre sulla coperta, dopo la calafatura con la stoppa, si procedeva a sigillare le fessure con un composto di gesso ed olio di lino.
G.D.P.