Remo de stèla

Primo taglio di un'albero - Saverio Pastor

Quante volte abbiamo sentito questa frase senza sapere bene cosa indicava.

La “stèla” è una particolare tavola ricavata radialmente da un tronco d’albero, essa presenta una sezione triangolare essendo ottenuta non per taglio, ma tramite spaccatura longitudinale del tronco a mezzo di cunei, rispettando così l’andamento delle venature e subendo meno la deformazione della stagionatura; quelle di faggio (stèle de faghèr), sono specificatamente adatte alla costruzione di remi (stèle da remi). Per questo suo metodo di lavorazione a spaccatura, che lo rende quindi meno incline a deformarsi  il “remo de stèla” era particolarmente pregiato.

Gli strumenti, tutti manuali, usati per la lavorazione erano:

– La “dolaora” o anche “dalaora” particolare scure dalla lama larga e disassata rispetto al corto manico usata per sgrossare la stèla.

– El “soraman” un tipo specifico di pialla, lunga 70 cm con una impugnatura posteriore.(vedi foto)

Pialla– La “piana” pialla corta.

– La “piana da righe” con la quale si eseguivano delle rigature sul giròn, per migliorarne l’impugnatura, usata particolarmente sui remi da gondola.

– El “fero a do maneghi”, utensile costituito da una lunga lama trasversale munita di due impugnature in legno alle estremita, che viene usato tirandolo a sè, per le finiture.

– El “fero da rasar” corta lama di ferro di circa 15 cm, per levigare le imperfezioni.

Nel passato, el fagher da remi proveniva dal bosco del Cansiglio, definito dal Magistrato ai Boschi della Serenissima un perfetto bosco da remi. Oggi questo tipo di remo non è più in uso, sia per lo spreco di materiale necessario, sia per la diffusione del legno esotico “ramin” importato in tavole già tagliate, più rigido e meno incline a deformarsi.  Rimane inalterata la secolare maestria dei remeri ancora in grado di fornirci questo efficacissimo strumento di conduzione:  il remo.