Quando si entra per la prima volta nello squero “Casal ai Servi”, sembra di entrare in un luogo magico, un mondo dove il tempo si è fermato. La penombra che avvolge ogni cosa lascia intravvedere, come in una vecchia soffitta, i vari scaffali dove sono allineati oggetti ormai dimenticati da tempo: “sessole”, “marotte”, “riboe”, parole oggi sconosciute che fanno lavorare la fantasia. Persino l’odore che si respira in tali locali risulta diverso, odore di juta, cotone, legno pregno di resine.
Visitandolo si capisce che Venezia non e’ solo maschere e gondole di plastica, ma qualcosa che ti seduce lentamente per la sua bellezza, per la sua storia, il suo fascino che non tramonta mai.
Ed è proprio per questo che oltre le attività tradizionali di voga, vela, studio e conservazione, l’idea di aprire questo luogo anche al mondo culturale e dello spettacolo è diventata sempre più forte. Nascono così tutta una serie di attività teatrali, proiezioni ed incontri culturali, sempre comunque attinenti alle attività statutarie, e dove il filo conduttore e’ sempre Venezia, l’acqua, le barche e tutta quella cultura che racconta la storia di una Venezia ormai poco conosciuta.