Peota reale (detta anche bucintoro del Po)
Così si chiama perché si tratta di un allestimento speciale su uno scafo di peota, robusta imbarcazione lagunare a fondo piatto. E’ barca di rappresentanza di 16 metri, un gioiello nautico ricco di sculture, intagli, dorature e dipinti concepita proprio per il diporto di passeggeri di gran rango ospitati nella cabina (o tiemo) centrale, e di conseguenza profusamente decorata e impreziosita di scintillanti dorature. A prua si ergono le allegorie del Po e dell’Adige, con al centro un leggendario Narciso, mentre a poppa due cavalli marini scalpitano contro il timone sormontato da un drago.
Commissionata nel 1730 da Carlo Emanuele III di Savoia e interamente costruita in uno squero di Burano da abili carpentieri agli ordini del maestro Matteo Calderoni e decorata da Filippo Juvara. Una volta completata, risalì il corso del Po sino al castello del Valentino a Torino accompagnata da due gondole ove venne adibita allo svago della famiglia reale ed esibita durante le più sfarzose parate di quegli anni. Navigò per l’ultima volta nel 1842 in occasione delle nozze di Vittorio Emanuele II con Maria Adelaide d’Austria. Contemporanea del più famoso Bucintoro veneziano del 1700, è l’unico esemplare di questo particolare tipo di imbarcazione giunta integra sino a noi ed è ora proprietà dei Musei Civici di Torino.
Notizie e foto sono attinte da Arte Navale alla quale vanno i nostri ringraziamenti.