Imbarcazione dalla storia antica, elegante nella sua semplicità, la caorlina conserva inalterate a tutt’oggi le sue peculiarità costruttive originali che possiamo ammirare già nelle stampe del XVI secolo.
Lunga dai nove metri e mezzo ai dieci metri, essa si distingue per la prua e la poppa di uguale forma.
Barca da lavoro per eccellenza, vogata da uno fino a sei rematori, spesso veniva anche armata con timone e vela al terzo.
Maneggevole e con una spiccata capacità di carico (dai 30 ai 60 quintali), nelle sue varie varianti costruttive era adibita alla pesca lagunare (“Caorlina da Seragia” o “Barca da Cogoleti”), al trasporto di frutta e verdura dalle isole ai mercati cittadini (“Caorlina da frutarioli”) al trasporto di materiali inerti (“Caorlina da Mureri”).
L’etimologia del suo nome fa supporre, forse in modo banale, che tale imbarcazione trovi le proprie origini nella città di Caorle.
In passato erano molto apprezzate per la loro robustezza le caorline del Sile che venivano realizzate nel trevigiano.
La caorlina fece la sua prima apparizione in Regata Storica nel 1949, dopo il successo ottenuto l’anno precedente nella regata organizzata al Cavallino in occasione dell’inaugurazione del monumento ai Caduti.