Nell’ottobre del 2000 venne organizzata nella sede museale dell’Arzanà la pubblica cerimonia di consegna di due quadri ad olio raffiguranti Ciaci con la bandiera rossa in mano, realizzati dal pittore Daniele Trevisan e donati da Emilio e Giuseppe Vianello all’Associazione Arzanà e a Ciaci, riprendendo così la tradizione veneziana documentata fin dal XVII secolo di immortalare in dipinto i più famosi campioni del remo.
Una sola edizione del prestigioso riconoscimento del “Veneziano dell’anno” – assegnato senza interruzioni dal 1978 ad oggi – non richiese istruttoria alcuna nella scelta della candidatura. Venne infatti decisa all’unanimità – a caldo – dal Comitato promotore ospitato nella “diesona” della Settemari ormeggiata presso la màchina ‘in volta de Canal’. Ciaci cinquantatrenne – a prua del gondolìn guidato dal cinquantasettenne Palmiro Fongher – stava affondando gli ultimi colpi di remo per sciogliersi in un urlo liberatorio all’arrivo vincente della Regata Storica, la prima domenica di settembre nel 1988. Un gesto atletico per il quale non esistono paragoni in nessun’altra disciplina agonistica, concretizzato ad un’età in cui s’usa piuttosto andare in pensione.
“Un’onda di intensa emozione”, titolava la stampa locale, una pelle d’oca collettiva propagatasi fra le migliaia di veneziani assiepati lungo le rive del Canal grande, non solo per l’età anagrafica dei due campioni, bensì perché essi incarnavano – e incarnano – i valori di venezianità autentica e coerentemente vissuta, ancora riconoscibili soprattutto nell’àmbito delle periferiche comunità lagunari.
Questa è la motivazione del riconoscimento di “Veneziano dell’anno” – condiviso con Palmiro Fongher “che dopo quarant’anni d’ininterrotta dedizione all’arte del remo, praticata con eccezionale sapienza tecnica, umana e con giovanile freschezza di spirito, continua a testimoniare insieme a Ciaci una tenacia e un coraggio di veneziano antico” :
a Sergio Tagliapietra “Ciaci”
che, massimo campione del remo del nostro secolo,
due volte olimpionico e vincitore di 14 Regate Storiche,
con la sua grande forza silenziosa e con la sua vita
interamente dedicata alla conoscenza e all’esperienza della laguna
impersona oggi tutti i valori che fecero grande Venezia.