Per i non Veneziani le tete sono i seni femminili. Questa particolare toponomastica che troviamo su un ponte in zona Carampane ci riporta al tempo della Serenissima quando le prostitute furono concentrate vicino a Rialto in un agglomerato abitativo chiamato Carampane di proprietà dello Stato ereditato dalla famiglia Rampani da cui deriva il nome  ( Ca-Rampani / Carampane ) creando così un quartiere di case chiuse gestite dalla “Matrona” che ne amministrava la contabilità e pagava regolarmente le tasse.

Seppure i Tutori dell’Ordine Pubblico imponevano molte e severissime limitazioni, di fatto acconsentivano l’esercizio del mestiere preoccupati sia di porre un freno alla diffusa omosessualità ed anche alla grande presenza di mercanti stranieri e visitatori che avrebbero potuto “infastidire” le dame veneziane. Nel quartiere era acconsentito di attrarre i clienti rimanendo sui davanzali a seno scoperto e mostrando quanto più possibile per questo il ponte in questione che è di fronte alle finestre di una di queste case e dove probabilmente si soffermavano gruppi di ammiratori prese il nome di Ponte de le tete.

Anche il vicino traghetto spesso usato dai clienti prese il nomignolo con veneziana allusione di Traghetto del Buso.